CLAUDIA PETRAZZI – Vincitrice del Concorso Picnic 2013
Fotografia di Maria Cecilia Azzali |
Qual è stata l’impressione del tuo primo PICNIC?
Una giornata limpida e spontanea, divertente, piena
di persone rilassate e gentili, che si mettono a parlare sull’erba tra loro e
parlano anche con gli sconosciuti.
di persone rilassate e gentili, che si mettono a parlare sull’erba tra loro e
parlano anche con gli sconosciuti.
Raccontaci un po’ di sensazioni !
Quando domenica mattina mi hanno detto che il mio
compito non era solo quello di fare lo sketchbook, ma che mi sarei anche dovuta
sedere al tavolo dei disegnatori, presa alla sprovvista, un po’ di ansietta
effettivamente c’è stata! Non ricordo bene se faceva caldo o freddo, e cosa è
successo mentre affrontavo l’onore di stare accanto a disegnatori bravissimi,
alcuni dei quali già residenti nel mio olimpo di maestri. Mi sono seduta sulla
sedia gialla mettendo tanti cuscini per arrivare alla loro altezza, e, gambe
penzoloni, mi sono messa a disegnare.
compito non era solo quello di fare lo sketchbook, ma che mi sarei anche dovuta
sedere al tavolo dei disegnatori, presa alla sprovvista, un po’ di ansietta
effettivamente c’è stata! Non ricordo bene se faceva caldo o freddo, e cosa è
successo mentre affrontavo l’onore di stare accanto a disegnatori bravissimi,
alcuni dei quali già residenti nel mio olimpo di maestri. Mi sono seduta sulla
sedia gialla mettendo tanti cuscini per arrivare alla loro altezza, e, gambe
penzoloni, mi sono messa a disegnare.
Affrontare l’enorme agitazione ed avere l’occasione
di mettermi alla prova è stata un’esperienza fantastica, molto divertente, e
rigenerante.
di mettermi alla prova è stata un’esperienza fantastica, molto divertente, e
rigenerante.
Un aneddoto della giornata?
Nel pomeriggio arrivano due bambine bellissime con
il loro foglio bianco e mi chiedono una volpe con i suoi due cuccioli. Parto
senza farle nemmeno finire di formulare la richiesta, abbozzando una volpe
seduta su una sedia, con un lungo vestito ottocentesco.
il loro foglio bianco e mi chiedono una volpe con i suoi due cuccioli. Parto
senza farle nemmeno finire di formulare la richiesta, abbozzando una volpe
seduta su una sedia, con un lungo vestito ottocentesco.
La preferiscono senza vestito.
Ok, lo cancelliamo (rinuncio alle trine con
difficoltà).
difficoltà).
Posso tenere la sedia, che mi piace tanto come l’ho
schizzata?
schizzata?
No, è meglio se la volpe la fai accucciata, con i
piccoli attorno.
piccoli attorno.
Ok.
La seconda sorellina vorrebbe aggiungere anche lei
un suo animaletto, ma ci vuole pensare ancora un po’.
un suo animaletto, ma ci vuole pensare ancora un po’.
Vabbé allora lasciamo un angolino vuoto e appena ti
viene in mente lo mettiamo là.
viene in mente lo mettiamo là.
Un procione?
Ok.
Si, ma guarda che il procione ha la mascherina, non
lo sai?
lo sai?
Lo so, ma sto finendo di fare i dettagli di tutti, a
quella non ci sono ancora arrivata. Però lo so che ha la mascherina, stavo per
farla, non mi far fare figure con gli altri disegnatori, se ti sentono!
quella non ci sono ancora arrivata. Però lo so che ha la mascherina, stavo per
farla, non mi far fare figure con gli altri disegnatori, se ti sentono!